Grazie.

Volevo fosse questa la prima parola a comparire, nero su bianco, in questo blog.
Mi sento molto grata nei confronti di tutti coloro che hanno lavorato fino ad ora per concretizzare questo progetto: gli architetti, i muratori, i progettisti del sito, i grafici del logo, i videomakers, mia madre, i miei suoceri, i miei figli e mio marito. Senza anche solo uno di loro questo risultato non sarebbe stato possibile. E grazie anche a tutti gli amici che mi stanno supportando e a tutti coloro che dedicheranno un po’ del loro tempo e si fermeranno a ‘sfogliare’ questo blog.

Vedere che, passo dopo passo, la tua idea prende corpo è un’emozione unica: le pareti ricoperte da piastrelle, l’isola che trova spazio al centro della stanza e le sedie ancora vuote ma già in posizione per i corsi a Luogo, uno spazio eventi con cucina nella città di Modena. E tutti i colori e sapori del cibo che sempre più andranno a riempire le pagine del blog, Gusto Vegetariano, con un pizzico di spezie e un carattere un po’ fusion.

Un’emozione piena di tanti sentimenti diversi, dai timori di fare la scelta sbagliata all’entusiasmo di partire con un nuovo progetto, che darà alla tua vita un senso diverso. E che potrà, spero, trasmettere anche agli altri un po’ di te, di quello che sei e soprattutto di quello che sei diventata. Di quello che hai imparato nel corso degli anni e delle esperienze della tua vita, come il fatto di non avere paura di cambiare e anzi di credere nel cambiamento.

Quando, dopo 10 anni, ho lasciato il mio lavoro da impiegata, ero piena di dubbi, ma sentivo di dover uscire da quell’ambiente in cui non riuscivo a dare il meglio di me. Per un po’ ho fatto la mamma a tempo pieno, poi ho cercato la mia strada e, spronata da mio marito Matteo e da alcuni amici, ho deciso di incamminarmi verso quella che è sempre stata per me una passione: la cucina.

Ho rispolverato le mie origini, i momenti passati in casa con mia nonna. Quando chiudevo punta con punta i tortelli insieme a lei, a mia madre e alle mie zie Luisa e Mara, tutte attorno al tavolo, con i corpuscoli di farina che fluttuavano nell’aria in controluce.

Un’abitudine che si è persa, quella di ritrovarsi in cucina. E allora ho pensato: perché non riproporla? Perché non creare un Luogo in cui ci si possa di nuovo incontrare e lavorare insieme intorno a un tavolo? Un Luogo aperto oggi anche agli uomini, in questa società in cui in cucina sono sempre più anche i padri, i mariti e i single. Uno spazio reale ma anche virtuale, attraverso il blog, in cui sia possibile entrare in relazione con le persone.

Pur essendo introversa, sento che l’interazione con gli altri è importante: il confronto, il dialogo, la condivisione, portano una ricchezza enorme. E vorrei che l’incontro con gli altri avesse qualcosa di caldo, come il vapore del tegame in cui sobbolle una zuppa, il lavoro intorno a un tavolo di un gruppo di persone in allegria, o un sapore antico, riscoperto in una nuova ricetta, che fa tornare alla memoria momenti passati.

E da questa interazione deve passare l’idea del Buono, del Bene e del Bello. Le tre B che per me sono diventate quasi un mantra: il Buono perché  è importante scegliere prodotti di qualità, il Bene perché cucinare con gioia permette di creare piatti con un ingrediente speciale, e il Bello perché si inizia a mangiare con gli occhi e perché credo che l’attenzione alla bellezza possa aiutarci a generare altra bellezza….questo mondo ne ha bisogno non credi?

Qualcuno si chiederà poi perché “Gusto Vegetariano”. Non sono stata sempre vegetariana e vengo da una famiglia che tradizionalmente a Natale mangiava tortellini. Poi è nata Tina, la mia primogenita, e insieme a mio marito ci siamo interrogati molto su cosa fosse meglio per lei e in seguito per il nostro secondo figlio Elia. La sensibilità per il “Gusto Vegetariano”, per la cucina naturale e per il biologico, è nata così, con l’arrivo dei nostri figli. Come anche la voglia di rivisitare elementi chiave della tradizione culinaria con ingredienti diversi e combinazioni innovative. Ma niente integralismi: penso sia necessario mantenere una certa morbidezza. Mi piace incontrare le persone e cucinare per loro, dialogare con loro, trovare un punto in comune esprimendo la mia visione e rispettando quella dell’altro. Mi preoccupa vedere gli schieramenti di chi è per una certa cucina e chi è contro. Oggi il mondo ha bisogno di unirsi, di dialogare in modo pacifico anche sul cibo. Sarebbe bello! Perché anche la cucina vegetariana può essere piacevole e appetitosa e penso che l’approccio al cibo debba essere sempre caratterizzato da gioia e piacere.

Quindi, Enjoin Food a tutti!

Francesca