Sto sperimentando un periodo senza zuccheri semplici, cercando di gustarmi il gusto “dolce” di ciò che è naturalmente dolce: frutta fresca, frutta secca e dolci fatti in casa con farine semi-integrali. Il miele o lo sciroppo d’agave sono gli unici dolcificanti che utilizzo nelle preparazioni dove senza lo zucchero otterrei dei risultati non tanto gradevoli al palato. Sto passando forse, la mia prima estate senza i gelati! Mi gratifico tantissimo con frullati di frutta preparati con albicocche, pesche e banane pre-congelate e bevande vegetali come il latte di riso o soia, arricchiti con foglie di menta o con un ciuffetto di panna montata rigorosamente al naturale: non è poi così male se sotto alla panna si incontra il dolce della frutta 😉
Oggi condivido con te la ricetta dei biscotti al grano saraceno: quando bevo il caffè infatti, mi piace averne sempre uno a fianco della tazzina. Oltre che essere privi di zucchero, sono anche completamente senza glutine. Ti deve piacere però, il grano saraceno che qui è davvero protagonista!
La scelta di cucinare ricette prevalentemente vegane e vegetariane a base di prodotti biologici, deriva da una motivazione principalmente etica: mi fa sentire bene sapere che, con queste ricette, mi prendo un pò cura dell’ambiente e riduco il consumo di carne, potendomi così permettere di acquistarne in quantità minori, presso piccoli allevamenti che hanno un impatto certamente meno negativo, dal punto di vista del cambiamento climatico e per quanto riguarda il benessere degli animali. Anche le uova, quando le utilizzo, sono sempre di origine controllata, biologiche e di galline che razzolano felici all’aria aperta 😉
In questa ricetta ho unito alcune delle eccellenze del mio territorio: gli ortaggi e le uova di un’Azienda Agricola locale delle colline modenesi e la pasta di semola di grano duro trafilata al bronzo, a lenta essiccazione e un parmigiano Biodinamico di un’altra Azienda in provincia di Reggio Emilia. Ne è uscito fuori un piatto unico e speciale: gustandocelo abbiamo potuto pensare ad Alison e Francesco delle Radici Felici e ad Elena e Giovanni di Biogold … le persone che, con il loro intenso e prezioso lavoro, ci hanno donato queste ottime materie prime. Ci siamo sentiti grati a loro, alle loro famiglie, ai loro collaboratori, ai loro animali ed anche alle montagne e colline, al vento, alla pioggia e al sole che ammiriamo tutte le volte che capitiamo in azienda. Il momento del pasto è diventata un’occasione di riflessione e ringraziamento, non stavamo solo mangiando, ma ci nutrivamo anche di pensieri ed emozioni meravigliosi. Pensa se ad ogni pasto potessimo fare questa esperienza?
E’ finalmente primavera ed è il momento di gustare le erbe spontanee: al mercato le trovo spesso, anche se mi piacerebbe saperle riconoscere e poterle raccogliere facendo un giro in campagna o nelle prime colline….avrebbero sicuramente un altro sapore, un gusto ancora più buono. Per ora ringrazio Massimo che me le fa avere tutti i sabati mattina al suo banco, al mercato contadino: quando le vedo comincio subito ad immaginare a come poterle cucinare e spesso è proprio lui che mi suggerisce alcuni modi per cucinarle. Oggi ho deciso di metterle nel ripieno dei ravioli. Spero ti piacciano 😉
Preparare polpette è un’attività che richiede tanto tempo e durante i corsi di cucina sento molte persone che dichiarano di non averne; ma il tempo si trova, ve lo garantisco 😉 Il vero problema è che diamo priorità ad altre attività che spesso non sono poi così centrali per la nostra vita. Se davvero sentiamo che cucinare qualcosa per noi o per la nostra famiglia con materie prime di qualità sia una buona abitudine, possiamo ritagliarci momenti per farlo. Per queste preparazioni in effetti un po’ lunghe, puoi organizzare serate di cucina insieme ad alcuni amici, condividendo la spesa, e realizzando, per esempio, polpette in quantità per tutti. Può essere un modo per passare delle piacevoli ore insieme e fare qualcosa di utile: potrai poi surgelare le tue preparazioni creandoti una buon scorta. Eccoti una ricetta per delle polpette di patate e spinaci…tanto per cominciare 😉
Una tradizione sempre viva, quella di riunirsi con la famiglia e cucinare insieme: grandi e piccoli impastano, modellano, sfornano biscotti e dolcetti da condividere a Natale. In cucina l’atmosfera è calda e si creano occasioni di incontro, di musica e canti, di chiacchiere e anche di bellissimi silenzi che aiutano a ritrovare il contatto con il vero clima natalizio. Oggi ti condivido la ricetta della mia nonna materna, giunta a me grazie a mia madre: sono i biscotti bianchi e neri che ho leggermente rivisitato, utilizzando una farina tipo “1”, sostituendo al burro il ghee e utilizzando zucchero integrale di canna. Ti auguro di poter passare delle serene festività e di riuscire a cogliere la bellezza che si cela dietro ai gesti più semplici e agli incontri più autentici. Buon Natale.
Quando acquisto degli ortaggi a foglia verde come bietole, spinaci o cime di rapa, cerco di lavarle subito e cuocerle in acqua bollente per ridurre il loro volume e poterle così tenerle in frigo pronte all’uso. In questo modo potrò velocemente preparare un contorno saltandole in padella con aglio e olio, oppure utilizzarle per cucinare degli sformatini verdi o, come in questo caso, per riempire una quiche.
I passatelli sono un piatto tipico delle Marche e dell’Emilia Romagna, serviti tradizionalmente in brodo di carne. Possiamo gustare questa ricetta anche in diverse versioni vegetariane, senza brodo, con i condimenti più vari: alle verdure, al tartufo, con una crema di legumi o, come in questo caso, ai funghi. Questa versione ha una particolarità in più: al posto della farina di grano, contiene farina di castagne. Spero ti piacciano 🙂
Ancora colori sulle nostre tavole, questa volta un po’ più tenui, con questo flan che può essere gustato come un semplice antipasto o servito come secondo. Lo presentiamo su una béchamel viola, colorata grazie al cavolo cappuccio stufato. Decoriamo infine con qualche scaglia di parmigiano reggiano e noci sbriciolate. Buon appetito 😉
Il flan è sempre molto elegante ed attraente; è una preparazione che si adatta ad essere un antipasto o un contorno molto leggero, soprattutto se alterniamo alcuni degli ingredienti classici utilizzati solitamente (come le uova e il formaggio) ad alcuni un po’ più light: in questa ricetta ho utilizzato una panna vegetale di soia anziché la panna di latte vaccino. Possono essere serviti su creme a piacere: nella versione di oggi sono abbinati ad una vellutata di carote e zafferano.